Wall Street termina una settimana volatile con un imprevisto balzo di ottimismo dopo la notizia che il presidente eletto degli Stati Uniti Barack Obama ha deciso di nominare Timothy Geithner, presidente della Federal Reserve di New York, nuovo segretario al Tesoro americano.
La borsa di New York ha cancellato oggi circa la metà delle perdite riportate nelle sessioni di mercoledì e giovedì. Le notizia che lunedì Obama presenterà ufficialmente il suo team economico ha offerto agli investitori una certa speranza quantomeno per una transizione agevole in un momento di grande incertezza per il mercato.
Al termine della seduta e dopo le operazioni di compensazione, il Dow Jones ha guadagnato 494,13 punti (+6,54%), a quota 8.046,42 punti, mentre il Nasdaq è avanzato di 68,23 punti (+5,18%), a 1.384,35 punti. In rialzo anche lo S&P 500, salito di 47,59 punti (+6,32%), a 800,03 punti.
L’Europa chiude pesante
Chiusura pesante per le borse europee che nel finale di seduta hanno virato rapidamente in rosso. Il Mibtel ha chiuso in ribasso del 3%, mentre l’S&PMib ha ridotto le perdite dell’ultima mezz’ora terminando a -3,09%. Pesante anche Francoforte (-3,1%) Parigi (-3,3%), Londra (-2,85%). Le principali piazze di Eurolandia, dopo un’apertura in positivo hanno invertito la rotta colpite dalle notizie macroeconomiche, sul PMI di novembre scivolato a 39,7 punti dai 43,6 del mese precedente. E poi hanno peggiorato nel finale sulla scia dei forti ribassi di Citigroup. La banca americana perde il 19% a causa dell’incertezza sul suo futuro.
A Milano la peggiore è Saipem (-16,64%), che sconta la debolezza del prezzo del petrolio ma soprattutto le indiscrezioni relative alla cancellazione di un contratto da parte di Saudi Aramco (smentite dalla società ). Pesante anche Atlantia, arrivata a perdere oltre il 10% sul timore che siano congelate le tariffe dei pedaggi autostradali. Mantengono fino alla fine il segno positivo pochissimi titoli, fra i quali alcuni dei principali bancari (Intesa Sanpaolo e Mediobanca) ma non Unicredit . Fra gli industriali Fiat si risolleva dai minimi toccati i giorni scorsi penalizzata dalla crisi internazionale del settore auto.
