Recupero sul finale per le Borse europee, sulla scia di Wall Street incoraggiata dalle parole con le quali il presidente, Barack Obama, ha preannunciato che il pacchetto di misure di stimolo all'economia sarà presentato entro metà febbraio. La più negativa è stata Francoforte, dove l'indice Dax 30 ha lasciato sul parterre lo 0,96 per cento. A ruota Parigi (Cac40) con -0,71% mentre Madrid (Ibex35) si è fermata a -0,17% e Londra (Ftse100) ha chiuso sulla parità (-0,01%). Il Mibtel, che durante la seduta aveva perso oltre il 3%, ha terminato in calo dello 0,48% e l'S&P/Mib dello 0,5 per cento. Sono scattate le Prysmian (+2,89% a 9,79 euro)e le Eni (+1,29% a 16,5 euro). Bene anche Banco Popolare (+3,67% 4,24 euro), che ha annunciato l'avvio della razionalizzazione delle attività nell'Area Finanza prevista dal piano industriale.
Ancora una pessima giornata per Fiat (-4%, ma dopo essere stata sospesa in mattinata quando perdeva il 10%). Settimana nera in Borsa per il Lingotto che nelle ultime cinque sedute ha bruciato oltre un miliardo di capitalizzazione (1.168 milioni di euro per la precisione). Nel periodo in questione il titolo è precipitato infatti dai 4,71 euro di venerdì scorso ai 3,64 euro registrati alla chiusura odierna (-4,08%), pari a una flessione complessiva del 22,5 per cento. La capitalizzazione del Lingotto è pertanto scesa a quota 3,97 miliardi. Nel corso della seduta sono stati scambiati 78,4 milioni di azioni, pari al 7,1% del capitale, vale a dire quasi quattro volte la media delle ultime trenta sedute (22,23 milioni di pezzi al giorno).
A New York (ore 17,15) il Dow perde l'1,45% (ma in apertura faceva -1,9%) mentre il Nasdaq è in parità (cedeva l'1,37%). I titoli del settore industriale perdono circa il 2% con General Electric che ha confermato il dividendo ma dopo un' attesa perdita trimestrale del 44%. General Electric cede il 7% mentre per le banche c'è un po' di sollievo con Bank of America che limita i danni a un -3,9%% mentre Citigroup sale del 3,22 per cento.
