Avevano cominciato bene le Borse, sulla scia del taglio dei tassi Usa da parte della Fed e in attesa del dato sul Pil Usa, che nel terzo trimestre frena dello 0,3% ma meno delle attese (-0,5%). Partenza forte in Europa, poi le piazze finanziariae prendevano ulteriormente slancio sostenute dai risultati societari migliori delle attese. Londra guadagnava il 2,29%, Parigi l’1,96%, Milano vedeva il Mibtel segnare un +2,83%, ma la migliore era Francoforte (+4,23%), mercoledì appesantita dalle perdite di Volkswagen e oggi trainata dal rialzo di Deutsche Bank.
Poi però nel finale le Borse del Vecchio Continente si appesantivano. Piazza Affari comunque non perdeva troppo terreno: il Mibtel chiudeva a +1,36%. Peggio andava Parigi che terminava in crescita dello 0,15%, mentre Francoforte rallentava a +1,26% e Londra faceva segnare +1,16%.
I TITOLI – Fra i titoli del listino milanese, Intesa Sanpaolo in evidenza con un guadagno di circa 10 punti percentuali, dopo i cali delle ultime settimane. Bene anche Fiat, Alleanza, Banco Popolare e Italcementi. Fra i maggiori ribassi del listino, invece, Saipem cede quasi sette punti, seguita da Stm, Atlantia, Eni e Bulgari.
PIL USA – A segnare la giornata come detto sopra, la notizia che certificava l’inizio della recessione in America. Il pil statunitense del terzo trimestre ha registrato una contrazione dello 0,3%, inferiore però alle previsioni medie degli analisti che puntavano su -0,5%. I consumi privati negli Usa nel terzo trimestre hanno registrato una frenata del 3,1%, la più consistente dal 1980. Wall Street però si aspettava peggio e quindi apriva bene: con Dow Jones +2,07% e Nasdaq +2,48%. Attualmente il Dow Jones guadagna lo 0.34%, mentre il Nasdaq è in rialzo dello 0,77%.
NIKKEI SOPRA I 9 MILA PUNTI – In Asia, terza impennata consecutiva a Tokyo, dove il listino è tornato sopra la soglia dei 9 mila punti grazie al quarto guadagno percentuale di sempre in una sola giornata. In chiusura il Nikkei è schizzato a +9,95%, risollevandosi dai minimi degli ultimi 26 anni toccati lunedì. Hong Kong ha chiuso a +12,82% a Seul vola all’11,9%.
SUDAMERICA – Vanno bene anche le Borse sudamericane: quella brasiliana ha guadagnato il 4,37%, la Borsa argentina ha chiuso a +2,61% e quella messicana a +2,82%.
VALUTE – Euro in forte rialzo in mattinata sui mercati valutari europei. Poi chiusura in deciso rialzo per il dollaro che, con una brusca impennata, nell’ultima parte della giornata è andato a testare quota 1,28 sulla divisa europea. Nel finale il biglietto verde ha quotato 1,2849 per un euro (1,2935 ieri e 1,3035 Bce oggi), dopo avere oscillato tra un minimo di 1,3298 e un massimo di 1,2800. Ad aiutare il biglietto verde i dati Usa migliori del previsto, vivaci ricoperture e il taglio dei tassi della Bce atteso per la prossima settimana.
PETROLIO – Il prezzo del petrolio che era salito fino a un massimo di 70,60 dollari al barile, scende e torna a 65 dollari, dopo i dati sul pil Usa che nel terzo trimestre arretra dello 0,3%. A New York il Light crude cala di 2,20 dollari a 65,30 dollari, dopo aver toccato un minimo di 65,03 dollari.