Brusca frenata per gli indici europei nel finale di seduta. Le Piazze del Vecchio Continente chiudono tutte in territorio negativo una seduta dominata dalla forte volatilità . Parigi archivia la giornata in calo dell'1,94%, Francoforte dell'1,11%, Londra dell'1,42%, mentre Madrid cede un punto percentuale. Stesso andazzo a Piazza Affari dove il Mibtel ha chiuso a -1,80% e l'S&PMib a -1,36%, invertendo la rotta dopo la diffusione del bollettino della Banca d'Italia che, per il 2009, prevede un rallentamento del Pil del 2%.. A pesare sulle contrattazioni l'allarme del Fondo Monetario Internazionale, che ha detto di attendersi un ulteriore peggioramento del quadro economico in atto nel Vecchio Continente.
Sotto pressione in particolare bancari (-3,3%) e assicurativi (-3,3%) in seguito al crollo di Bank of America e di Citi a Wall Street. Tra le italiane la peggiore è Unicredit (-5,65%). Male anche Banco Popolare (-4,25%) mentre è meno colpita dalle vendite Intesa Sanpaolo (-2,42%). Gli istituti italiani riescono comunque a limitare i danni rispetto ad alcune big tedesche in caduta libera come Commerzbank (-11%), ma soprattutto Postbank (-18,27%) e Deutshe Bank (-6,28) che pagano ancora oggi l'annuncio della partnership.
A Piazza Affari si segnala poi la cattiva performance di Fiat (-5,58%) che sconta il cattivo stato del settore (certificato dal nuovo calo delle immatricolazioni a dicembre) e il possibile downgrade dell'agenzia di rating Moody's.
Continua intanto la seduta negativa di Wall Steet. Alle 18 (ora italiana) il Dow Jones perdeva l'1,68%, mentre il Nasdaq scendeva dell'1,46%, mentre l'S&P500 calava di 2 punti percentuali. A zavorrare i listini le pessime perfomance di due colossi del credito del calibro di Bank of America (-20.98% alle 18 italiane) e Citigroup (-18,10%)
