Le dichiarazioni del segretario al Tesoro Usa Paulson, che ha indicato che la fine della crisi è ancora lontana, hanno trascinato al ribasso la Borsa di New York e di conseguenza gli indici europei dopo una mattinata di rialzi. Milano è stata la piazza migliore dopo il tonfo della vigilia, con il Mibtel in calo del 2,24% e l’S&P/Mib del 2,33 per cento. In controtendenza Unicredit (dopo la presentazione dei conti dei primi nove mesi 2008 migliori delle attese) che ha resistito in positivo, A2A e Tenaris, mentre è girata in calo Telecom, che cede lo 0,21% a 0,96 euro. È scivolata ancora Intesa Sanpaolo. A metà pomeriggio a Wall Street il Dow Jones cedeva il 3,37% a 8.400,77. Lo S&P 500 segna -3,47% a 867,74 ed il Nasdaq -2,86% a 1.535,64.
Nel resto d’Europa gettonate le Lvmh, che registravano nel poimeriggio un progresso superiore all’1%, dopo lo scivolone dell’11% accusato la vigilia. Il gruppo ha annunciato un rialzo superiore al 30% delle vendite in Cina delle ultime settimane. A Londra corrono ancora i minierari. Le Sainsbury, infine, salgono del 5,7%, dopo che la società ha annunciato un progresso della propria attività nel suo primo semestre, a dispetto della crisi economica.
Intanto, a Mosca la Borsa Rts, sospesa nel primo pomeriggio a seguito di un calo di oltre il 12,5%, riprenderà le attività domani. Così una nota sul sito Internet della piazza azionaria, dove si legge che «Rts informa gli operatori che gli scambi su Rts, sospesi il 12 novembre alle 13.05, ritorneranno alla normalità il 13 novembre». Anche il Micex, l’altra Borsa moscovita, è rimasta ferma nella giornata odierna per ragioni analoghe e dovrebbe riprendere gli scambi doman