Continua la trattativa tra azienda e sindacati all’interno del Boston Globe, uno dei più prestigiosi quotidiani statunitensi, di proprietĆ del New York Times. In ballo tagli su stipendi e benefit in vista di un risanamento dei bilanci. Uno spiraglio di luce sembra esserci. Dopo mesi di trattative, di silenzi, di bugie, potrebbe arrivare a breve un accordo tra l’azienda proprietaria, ovvero il consorzio del New York Times, e il principale sindacato di categoria, il Boston Newspaper Guild. Lo stesso che lo scorso anno aveva taciuto ai suoi membri e ai lavoratori la decisione della proprietĆ di ridurre del 10 per cento gli stipendi. Lo stesso che giĆ due settimane ha bocciato una bozza di nuovo contratto presentata dal quotidiano.
LunedƬ riprenderanno le trattative e ci sono buone probabilitĆ che questa volta si riesca a raggiungere una meta comune. L’azienda proprietaria, dalla sua parte, ha giĆ da tempo detto che i tagli a stipendi e benefit servono per risanare il bilancio del giornale.
I problemi del giornale vennero resi pubblici lo scorso 3 Aprile, quando sul sito Boston.com venne pubblicato un articolo in cui si diceva che il gruppo del Times aveva minacciato di chiudere se entro 30 giorni i sindacati non avessero accettato le nuove regole aziendali su stipendi e benefit. Nello stesso articolo si diceva anche che nel solo 2008 il gruppo aveva perso 50 milioni di dollari e prevedeva di perderne 85 milioni nell’anno in corso. Appena i lavoratori, fino ad allora tenuti all’oscuro della grave situazione finanziaria del gruppo, lessero l’articolo iniziò un tram tram di telefonate e di mail allarmate. Da allora ĆØ iniziata, questa volta alla luce del sole, un’intensa trattativa che potrebbe risolversi giĆ dal prossimo mese.
*Scuola di Giornalismo Luiss
