BRUNETTA, STATALI: ”TRUFFA AGGRAVATA PER CHI TIMBRA CARTELLINO E VA VIA”

Nuovo pugno duro del ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, contro l’assenteismo nella pubblica amministrazione. Si configurerà il reato di truffa aggravata, e quindi il licenziamento, non solo – come già annunciato – per la presentazione di falsi certificati medici, ma anche per le false attestazioni di presenza. E’ quanto contenuto in un documento consegnato oggi ai sindacati dal ministro per la Funzione Pubblica, Renato Brunetta, contenente i principi del disegno di legge delega che sarà presentato la prossima settimana in Consiglio dei ministri. Il dipendente sarà obbligato a risarcire il danno patrimoniale e il danno all’immagine subìto dall’amministrazione.

Riforma Pa: martedì incontro con i sindacati. Intanto il confronto sulla riforma della Pubblica amministrazione fra Brunetta e i rappresentanti dei lavoratori proseguirà martedì prossimo. In quell’occasione sarà presentato ai sindacati il disegno di legge contenente le deleghe al governo per realizzare la riforma ideata dal ministro della Funzione Pubblica, mentre il giorno successivo il provvedimento sarà discusso in Consiglio dei ministri.

«Sulla riforma della Pa sembra ci sia una maledizione. Tutti ci provano, nessuno ci riesce. Oggi sembra vicino il momento di sfatare questa maledizione» ha assicurato il ministro Brunetta durante un’audizione in commissione Affari costituzionali alla Camera, indicando «una ragione da economista». Ossia, ha affermato, «la mancanza di tensione del Paese nei confronti di un hub fondamentale che è la Pubblica amministrazione. Oggi si compete a livello di sistema e quindi la consapevolezza del Paese è tale per cui non ci sarà più consentito di fallire. Da qui, un’autorassicurazione: la situazione economica del Paese, la bassa crescita ci porta a non poter più fallire. E’ ormai una missione del Paese. Non possiamo più permetterci un’amministrazione-palla al piede, attualmente è un freno per il Paese».
«Clima favorevole con i sindacati: lo vedo anche dai sorrisi». «Ho trovato da parte dei sindacati una grande disponibilità ad una collaborazione sulla base di un impianto condiviso del piano industriale per la riforma della pubblica amministrazione – ha detto Brunetta – Avendo trovato una condivisione di base, continueremo a lavorare ad una opera di consultazione che durerà nelle prossime settimane. Il dialogo, quindi, proseguirà. Ho trovato, dagli interventi, ma anche dagli sguardi e i sorrisi, un clima favorevole: nessuno si è alzato ed è andato via».

«Il rinnovo dei contratti va onorato». «I rinnovi contrattuali relativi al biennio 2008-2009 vanno onorati – dice Brunetta – A settembre c’è la Finanziaria e ci saranno gli impatti della manovra finanziaria triennale. La decisione sarà collegiale ma c’è un biennio da onorare. Si può fare la riforma della pubblica amministrazione non solo razionalizzando, ma anche mettendo risorse per i rinnovi». Brunetta ha insistito nel sottolineare «l’impegno ad aprire un confronto sul biennio 2008-2009». Ha spiegato che finora su questo non è stato possibile fare nulla perché il precedente governo non ha stanziato neanche un euro per i rinnovi contrattuali. «Ho riflettuto con Tremonti che occorrerà, nelle more del nuovo modello contrattuale, avere anche una soluzione per l’ultimo biennio contrattuale: è una questione aperta. Chiusa questa fase del programma di stabilità, farò quindi una ricognizione sulla partita dei contratti. C’è la più totale disponibilità, è un fatto doveroso». Brunetta ha confermato anche l’obiettivo di arrivare ad un unico modello contrattuale tra settore pubblico e settore privato. E l’intenzione è quella che si possa aggiungere, una volta partito il tavolo per il privato, anche il tavolo sul lavoro pubblico: pure su questo, ha riferito Brunetta, c’è condivisione con i sindacati».

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