Questa è la storia di un calciatore che in patria veniva osannato
come il nuovo Ronaldo e che ora stenta a trovare spazio nei campionati minori.
Lunga e tortuosa la carriera di Fabio Junior.
Nato a Manhuaçu, il 20 novembre del 1977, ha iniziato la sua professione nel Cruzeiro. Devastante la sua stagione d’esordio nel calcio che conta: 37 presenze e 18 gol per lui.
La Roma, allenatore Zdenek Zeman, lo strappa ad una folta concorrenza: 35 miliardi di lire per rilevare il suo cartellino. Il tecnico boemo, quanto aveva ragione, gli avrebbe preferito Andrij Shevchenko.
Il calciatore brasiliano viene accolto come nuovo Ronaldo. La stampa lo esalta come ‘Uragano giallorosso’. La sua esperienza romana è disgraziata. Due stagioni incolore. 16 presenze e 4 gol per lui.
I tifosi, senza rammarici ma con un respiro di sollievo, salutano la sua partenza. Se ne va da ‘Venticello’. Fabio Junior, con la testa china, riparte per il Brasile.
Nel 2000, tra le fila del Cruzeiro, si rilancia parzialmente: 18 presenze e 9 reti per lui. Un infortunio convince gli azzurri a cederlo al Palmeiras. Il club più italiano del Brasile, non a caso lo stadio si chiama Palestra Italia, lo accoglie con entusiasmo.
La sua avventura dura solamente un anno. Infortuni, prestazioni scadenti e gol mangiati a raffica gli regalano molta panchina e poche soddisfazioni. 10 presenze e, soli, 3 gol per lui.
Nel frattempo si chiude anche la sua esperienza con la nazionale brasiliana. In due anni di convocazioni il suo bottino è ottimo: 15 presenze ed 8 gol con la Seleçao.
A partire dal 2002, mondiali che consacrano definitivamente Ronaldo (doppietta in finale per lui), inizia la sua parabola discendente. Il calciatore è senza squadra e il Cruzeiro, suo primo amore, lo riprende in rosa.
Nella sua terza avventura con gli azzurri Fabio Junior colleziona 25 presenze e realizza 12 reti. Questo buon campionato gli garantisce un ulteriore ingaggio in Europa.
Nel 2003 è un calciatore del Vitoria Setubal. L’esperienza portoghese è stata la peggiore della sua carriera. Le sue condizioni fisiche non sono buone, l’allenatore non lo vede. Risultato: 4 presenze con zero gol.
A Gennaio torna in patria. Questa volta è l’Atletico Mineiro a puntare su di lui. Contratto di due anni e fiducia, apparentemente, ritrovata. Nel 2003, senza convincere troppo, mette assieme 34 presenze con 14 gol.
Nel 2004 Fabio Junior non riesce a resistere alle sirene nipponiche e si trasferisce nel campionato giapponese. Con la maglia del Kashima Antlers delude come non mai: 13 presenze e, solo, 1 gol per lui.
Nel 2005 da figliol prodigo, si scusa con i tifosi, e torna nell’Atletico Mineiro. Le difficoltà ambientali sono insostenibili, il suo rendimento sul campo è mediocre, 15 presenze e 3 gol, e cosi a Gennaio dello stesso anno è costretto a fare, di nuovo, le valigie.
L’unica squadra che riesce a trovare è il team degli Emirati Arabi Al Wahda FC. Il brasiliano non è convincente e realizza 5 gol in 12 partite. Inizia la sua esperienza tedesca.
Nel 2006 Fabio Junior partecipa alla Bundesliga con la maglia del Bochum. Il calciatore fallisce l’ennesima occasione: 31 presenze e 3 gol per lui. L’allenatore insiste molto con lui, fino allo sfinimento, ma il brasiliano non dà mai segnali positivi.
Nelle prossime stagione il calciatore si trasferisce in Israele dove gioca con l’Hapoel Tel Aviv. Non si ambienta mai e mette insieme 15 presenze e 5 gol. Attualmente gioca nel Campeonato Brasileiro Série B con la maglia del Bahia.