Claudio Ranieri non è nemmeno da una settimana sulla panchina della Roma e ha subito capito i problemi con i quali dovrà convivere tutto l’anno.
I giallorossi sono una grande squadra e, come tale, dovranno disputare dalle 50 alle 60 partite stagionali.
In tutto questo discorso inseriamo le partenze dei giocatori per gli impegni con le loro rispettive nazionali.
Il giocare troppo e gli impegni in ogni zona del mondo non sono certamente due soluzioni ideali per evitare infortuni, anzi, sono un autentico assist per procurarsi malesseri più o meno gravi.
La storia recente della Roma ha, purtroppo, detto proprio questo. Parlando invece del lato squisitamente tecnico, Ranieri sta cercando di risolvere i problemi del pacchetto difensivo.
Nel corso di questo primo scorcio di stagione, sotto la gestione Spalletti, la Roma non ha mai tenuto inviolata la sua porta. Non può essere solamente colpa di Artur.
Anche in questo caso il tecnico romano dovrà fare le nozze con i fichi secchi: Burdisso e Mexes, due potenziali titolari, sono fuori con le rispettive nazionali. Và a finire che verrà istruito, solamente, il buon Andreolli.
In questi primi giorni di gestione tecnica il mister ha curato di più l’aspetto psicologico che quello squisitamente tattico. Molti gli esercizi per migliorare alcuni fondamentali tecnici dei giocatori.
La curiosità maggiore è stata l’assenza, almeno per ora, di partitelle. Uno dei giocatori più bersagliati è stato Marco Motta per via dei reiterati errori di posizionamento negli esercizi di allenamento.
Insomma, ad oggi, il tecnico di Testaccio ha utilizzato molto il bastone e, poco o nulla, la carota. È il metodo adatto ? La partita di Siena ci fornirà una risposta.