Il Bari conquista la promozione in serie A senza scendere in campo. Grazie alla sconfitta del Livorno nell’anticipo, 0-1 casalingo contro la Triestina, il team guidato da Antonio Conte ha raggiunto la promozione matematica in Serie A.
Da diverse settimane i tifosi baresi aspettavano questo momento e solo la sfortuna e qualche svista arbitrale non aveva consentito loro di festeggiare prima.
La squadra oggi affronterà il Piacenza pensando alla festa che l’aspetta in città, dove già da ieri notte si sono scatenati caroselli, sbandieramenti e fuochi d’artificio. La promozione della squadra corrisponde alla settimana di celebrazioni di San Nicola.
Antonio Conte, artefice importante di questo successo, si è definito contento di aver raggiunto questa promozione, essendo lui fortemente cattolico, proprio nella settimana in cui si festeggia il santo patrono della città.
Oltre all’ abilità tecnica del mister grandi meriti vanno dati anche al presidente Matarrese e al ds Perinetti.
La porta blindata con un Gillet da serie A, la conferma del giovane Ranocchia al centro della difesa, un Parisi finalmente tornato ai livelli di quando militava nel Messina e aveva toccato l’azzurro della nazionale; e ancora la solidità di Masiello, il ‘Thuram bianco’ come lo chiamava Capello ai tempi della Juventus.
Non bisogna dimenticare nemmeno il contributo in cabina di regia del rigenerato argentino Donda, la quantità offerta a centrocampo da De Vezze e Gazzi, la fantasia di Guberti, strappato all’Ascoli a gennaio e rivelatosi decisivo a furia di gol e assist; e ancora un Barreto inarrestabile e capocannoniere, un Kutuzov estremamente generoso e duttile nel reparto offensivo, un Kamata imprendibile sulla fascia. E gli otto gol di Caputo, giovane pugliese di Altamura che ha vissuto un sogno nel sogno passando dal Noicattaro a indossare la maglietta biancorossa e a segnare reti pesantissime, come la tripletta contro il Grosseto rimasta nei cuori dei tifosi.
