Pasquale Iorio Raccioppoli di 51 anni, e Crescenzo Raccioppoli di 52 anni, titolari di una fabbrica di lavorazione della plastica, sono stati sorpresi e uccisi tra i tavoli esterni di un bar di via Nazionale delle Puglie, a Casalnuovo, in Provincia di Napoli.
Contro di loro i killer hanno esploso numerosi colpi: i due erano giunti da poco al bar, intorno alle 16 a bordo una jeep,. Qui sono stati intercettati dal commando che viaggiava su un’auto: inutile il tentativo di fuga dei Raccioppoli. Sul posto, poco dopo, si sono recate numerose persone tra cui familiari e amici delle due vittime.
Si tratta di un omicidio «eccellente»: Pasquale Iorio Raccioppoli era considerato facente parte del clan capeggiato da Carmine Alfieri, tra gli anni ’80 e ’90. A sostenerlo fu lo stesso super boss della camorra ora collaboratore di giustizia che ha raccontato agli inquirenti che «Pasqualuccio o’ Curto» era entrato a far parte della sua organizzazione dopo gli omicidi di Raffaele Nuzzo e Antonio Auriemma, avvenuti alla fine degli anni ’80.
Lo spessore criminale di Pasquale Iorio Raccioppoli emerse peraltro dalle indagini della Dda che portarono all’arresto, nei primi anni del 2000, di venti persone per associazione mafiosa, omicidio ed estorsione. Secondo inquirenti e investigatori, ultimamente Pasquale Iorio Raccioppoli si era tenuto lontano dalle guerre di camorra ma circolava con un’auto blindata, scortato da uomini armati. Precauzione risultata inutile.