"Avete vinto voi". Il boss della camorra, Giuseppe Setola, si è rivolto così ai carabinieri che oggi lo hanno arrestato a Mignano Montelungo, al confine tra la provincia di Caserta ed il basso Lazio. Dopo aver tentato la fuga, quando si è reso conto che non c'era più nulla da fare, ha alzato le mani in segno di resa.
Il boss che era in una casa attigua ad una clinica privata, Villa Floria, ha tentato la fuga sui tetti di un'abitazione. Aveva un polso fratturato in seguito alla rocambolesca fuga di due giorni fa attraverso i condotti fognari.
Il boss era armato ed era insieme ad altre due persone, in corso d'identificazione, che sono state fermate. Sul posto si sta recando anche il pm della Dda, Antonello Ardituro titolare delle inchieste sulle attivita' dei Casalesi.
Il boss aveva con sé molti soldi, secondo quanto si e' appreso circa 100mila euro divise in banconote di vario taglio. Nell'abitazione c'erano anche due pistole e un fucile a pompa. Setola aveva, inoltre, con se' anche una busta di medicinali.
Due giorni fa Setola era sfuggito alla cattura, sempre da parte dei carabinieri, che avevano fatto irruzione nel suo rifugio a Trentola Ducenta (Caserta). Si e' calato giu' per una botola, in un cunicolo che portava alle fogne, facendola franca per la terza volta.
Nella fuga, aveva rapinato una donna e si era impossessato di un'Alfa 145, ritrovata poi in serata a Lago Patria. Nella serata del 12 scorso era stata arrestata la moglie, Stefania Martinelli, in casa al momento del blitz. L'arresto era scattato dopo un lungo interrogatorio in caserma.