Tubercolosi ed epatiti virali tornano nelle carceri. A dirlo รจ il direttore dell’Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti, Aldo Morrone, in occasione del Sanit, il VI forum internazionale della salute in corso a Roma.
ยซQuella delle carceri รจ una situazione complessa, dal punto di vista della salute e soprattutto delle malattie infettiveยป, ha spiegato Morrone, ยซAbbiamo il ritorno della tubercolosi e il grande problema delle epatiti virali che si diffondono in maniera subdola all’interno degli istituti penitenziariยป.
Difficoltร a cui si aggiunge la condizione sociale della maggioranza dei detenuti: ยซIn carcere finiscono soprattutto le persone a maggior rischio di marginalitร e di esclusione socialeยป, ha continuato Morrone, ยซSi pensi che solo lo 0,1 dei detenuti รจ laureato. Inoltre si tratta di persone che non hanno la possibilitร di ottenere arresti domiciliari perchรจ si trovano, di fatto, a non avere domicilioยป.
Una situazione preoccupante per la quale occorre trovare una soluzione. Per questo, ยซi garanti dei detenuti di tutte le regioni italiane si incontreranno per mettere a punto un impegno strutturale del servizio sanitario nazionale, all’indomani della riforma della medicina penitenziaria (che prevede la diagnosi e la cura dei detenuti a carico del servizio sanitario nazionale) cosรฌ da avere continuitร terapeutica e garantire ai detenuti di essere accolti nelle varie Asl di appartenenza una volta usciti dal carcereยป.
