SCIARPA BIANCA – Carla Bruni-Sarkozy è stata accolta dal Dalai Lama che le ha posto la tradizionale sciarpa bianca attorno al collo. In precedenza erano arrivati il ministro degli esteri Bernard Kouchner e il segretario di stato ai diritti umani Rama Yade. Anche i due membri del governo francese ahanno deciso di assistere alla cerimonia e di incontrare il leader spirituale dei tibetani.
POLEMICHE E RITORSIONI – Una decisione, questa, che potrebbe innescare nuove polemiche. Già a inizio luglio la Cina aveva ammonito l’Eliseo circa le possibili conseguenze negative nei rapporti tra i due Paesi in caso di un incontro ufficiale tra il Dalai Lama e Sarkozy. L’ambasciatore cinese a Parigi era stato molto netto e aveva paventato per la Francia la perdita di contratti e commesse commerciali per diverse decine di miliardi di euro.
DECISIONE IN EXTREMIS – L’incontro tra la Bruni e il Dalai Lama era stato annunciato fin dall’arrivo del Premio Nobel in Francia, undici giorni fa, ma solo ora, scrive Le Figaro, è arrivata la conferma ufficiale dell’Eliseo. Il fatto che si sia scelto solo l’ultimo momento per dare l’annuncio, dimostra che le tensioni sino-francesi su questa visita «scomoda» sono al massimo, aggravate poi dall’intervista del Dalai Lama pubblicata ieri su Le Monde in cui il leader buddista denunciava il massacro di 140 persone operato dalle forze cinesi in Tibet durante quella che avrebbe dovuto essere una «tregua olimpica». Dichiarazioni che rimangono in realtà un giallo in quanto sarebbe stato l’intervistatore a forzare le parole del Dalai Lama. Due giorni fa Pechino era tornata a chiedere alla alla Francia di gestire «con prudenza» la questione «importante e sensibile» del Tibet durante il faccia a faccia col Dalai Lama.