Caro Benzina/ Il “no” dei petrolieri, nessuno sconto: “Gli aumenti sono giustificati”

Si è concluso con una fumata nera l’incontro al ministero dello Sviluppo economico tra il sottosegretario Stefano Saglia e i rappresentanti dell’Unione Petrolieri.

Restano le divergenze sull’andamento del prezzo della benzina: secondo il Governo, infatti, ci sarebbero i margini per una riduzione di 2 centesimi al litro del costo alla pompa.

A questa richiesta,  i rappresentanti dell’Unione Petrolieri seduti al tavolo hanno opposto un netto rifiuto, sottolineando al contrario che gli aumenti della benzina, a causa dell’andamento del mercato internazionale, avrebbero dovuto essere anche più consistenti,  almeno di 6 centesimi al litro.

L’Up, quindi,  ha giudicato gli aumenti di questi giorni ampiamente giustificati dall’andamento del costo del greggio a livello internazionale. Per Marco D’Aloisi, responsabile delle relazioni esterne dell’Up,  «non si possono promettere riduzioni o rincari senza sapere cosa succederà sui mercati internazionali».

In Italia, si difendono i petrolieri,  i rincari sono stati minori rispetto alla media europea e l’aumento di 3 centesimi, degli ultimi giorni, è inferiore a quello di altri paesi.  Per D’Aloisi «spazi di riduzioni non ce ne sono» e tutto questo«battage mediatico innescato dalle associazioni dei consumatori è del tutto ingiustificato».

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Emiliano Condò