Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato al Presidente brasiliano, Inà cio Lula da Silva, una lettera personale per esprimere profondo stupore e rammarico per la decisione del ministro brasiliano della Giustizia, Tarso Genro, di concedere lo status di «rifugiato politico» a Cesare Battisti, per il quale l'Italia ha avanzato richiesta di estradizione a seguito della condanna all'ergastolo perché giudicato colpevole, tra altri delitti, di quattro omicidi per finalità di terrorismo.
EMOZIONE – Nella lettera, che richiama i lineamenti dell'ordinamento costituzionale e giuridico italiano e le garanzie che esso ha offerto e offre nel perseguire anche i responsabili di reati di terrorismo, il Capo dello Stato si rende interprete della «vivissima emozione e della comprensibile reazione che la grave decisione ha suscitato nel paese e tra tutte le forze politiche italiane».
«SOLLEVATO» – Dal penitenziario di Papuda, a Brasilia, Cesare Battisti, l'ex leader dei Proletari armati per il Comunismo, fa sapere nel frattempo di essere «sollevato». Â«Ăˆ da un lato sollevato perchĂ© ha trascorso ventotto anni in esilio tra Francia, Messico e Brasile – dichiara il suo avvocato, Luiz Eduardo Greenhalgh – e ora ha la concreta possibilitĂ di non subire piĂ¹ una persecuzione politica. Ma è anche ansioso, perchĂ© ha trascorso quasi due anni in carcerazione preventiva a causa di un processo di estradizione e vuole tornare a scrivere».
