EMOZIONE – Nella lettera, che richiama i lineamenti dell'ordinamento costituzionale e giuridico italiano e le garanzie che esso ha offerto e offre nel perseguire anche i responsabili di reati di terrorismo, il Capo dello Stato si rende interprete della «vivissima emozione e della comprensibile reazione che la grave decisione ha suscitato nel paese e tra tutte le forze politiche italiane».
«SOLLEVATO» – Dal penitenziario di Papuda, a Brasilia, Cesare Battisti, l'ex leader dei Proletari armati per il Comunismo, fa sapere nel frattempo di essere «sollevato». «È da un lato sollevato perché ha trascorso ventotto anni in esilio tra Francia, Messico e Brasile – dichiara il suo avvocato, Luiz Eduardo Greenhalgh – e ora ha la concreta possibilità di non subire più una persecuzione politica. Ma è anche ansioso, perché ha trascorso quasi due anni in carcerazione preventiva a causa di un processo di estradizione e vuole tornare a scrivere».