Madoff era un uomo elegante e generoso con i soldi degli altri. Terribilmente volgare e ossessionato dal fascino femminile. Queste sono solo alcune delle scioccanti rivelazioni rese al settimanale Vanity Fair da Eleanor Squillari, ex segretaria di Bernard Madoff, l’uomo accusato di essere il regista di una tra le più grandi frodi finanziarie di tutti i tempi (una truffa pari a circa 65 miliardi di dollari). La fidata assistente avrebbe infatti dichiarato al noto settimanale che il suo superiore sapeva essere non solo un capo facile alle allusioni sessuali, ma anche pronto a insultare a sangue sia segretarie sia dipendenti.
Il maxi truffatore di New York spesso era incline a lasciarsi andare a gesti da caserma ed era anche molto scurrile nel linguaggio. Manomorta compresa. «Cercava di mettermi una mano sul sedere e commentava: “ma lo sai che sei ancora carina?” – ha dichiarato la Squillari che lavorava per lui dal 1984. «Ma io non l’ho mai preso sul serio», ha detto, «era il suo modo di essere affettuoso».
Madoff possedeva inoltre un’agendina piena di numeri telefonici: non solo recapiti di businessmen che solitamente frequentava per lavoro, oppure indirizzi di familiari, ma anche una lunghissima lista di nomi e telefoni di massaggiatrici che vedeva anche durante le ore di lavoro. «Spesso usciva dal suo bagno che stava diagonale rispetto alla mia scrivania », prosegue la Squillari, «ancora abbottonandosi i pantaloni. Se vedeva che scrollavo la testa in segno di disapprovazione, mi diceva: “dai lo sai che ti eccita”».
Anche per questo motivo la moglie Ruth – ha rivelato l’ex assistente – lo marcava strettissimo, come un’aquila. Ruth era inoltre ossessionata dai gioielli, dalle plastiche facciali e da tutto ciò che riguardava le apparenze più in generale.
Eleonor ha giurato di non avere mai avuto il benché minimo sospetto che il gigantesco castello di carte che stava dietro al business di Bernard Madoff fosse in realtà una vera e propria associazione a delinquere. Anche lei, come tutti gli investitori defraudati dalla Bernard L. Madoff Investment Securities, è cascata dalle nuvole alla notizia dell’arresto il 12 dicembre scorso del suo capo, quel capo che prima “ammirava”.
Eleanor, che sta già collaborando con l’FBI, non aveva sospetti sul suo boss. Ma da settembre, e cioè da quando Wall Street è implosa sotto il peso dei titoli spazzatura, Eleanor aveva iniziato a intuire che ci fosse qualcosa sotto. «Madoff», dice la segretaria, «era diventato uno straccio e non faceva altro che prendere farmaci per la pressione».
La Squillari è però convinta che Madoff non sia stato l’unico responsabile della maxi truffa. Pensa che sia impossibile quello che lui continua a ripetere ai federali da dicembre: di essere cioè l’unico responsabile della ifrode. Per Eleanor «sta solo cercando di proteggere qualcuno».
