Sono stati messi agli arresti domiciliari i due ultrà della Lazio arrestati martedì notte dai carabinieri nel corso dei disordini avvenuti nella zona romana di Ponte Milvio dopo la sentenza di Arezzo per la morte del tifoso laziale Gabriele Sandri. Lo ha deciso il gip di Roma Giovanni De Donato, all’esito dell’interrogatorio che si è svolto nel carcere di Regina Coeli. I due ultrà , di 23 e 28 anni, furono arrestati perchè accusati di aver partecipato all’assalto di un’autocolonna della polizia con lancio di sassi e petardi.
Secondo quanto reso noto dalla forze dell’ordine, a casa dei due giovani, accusati di danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale, furono trovate bandiere delle Ss e di Mussolini, ma anche caschi, passamontagna e mazze. «Nonostante la richiesta del pm di applicazione della misura cautelare in carcere – ha detto il difensore del giovane di 28 anni, l’avvocato Valentina Ciaramella – il giudice ha accolto le richieste e la ricostruzione dei fatti fornita dal mio assistito ritenendo inesistenti le gravi esigenze cautelari addotte dal pubblico ministero».