Nuova sentenza della Cassazione sulla responsabilità medica: se la moglie in seguito a un intervento chirurgico è costretta a rinunciare all’intimità con il proprio marito, anche l’uomo ha diritto al risarcimento dei danni.
Il verdetto è stato confermato dopo che una paziente era stata operata una prima volta nel 1986 in ospedale e successivamente aveva subito un altro intervento chirurgico eseguito dallo stesso medico, in una casa di cura.
Come rimborso per il danno, alla donna erano andati novanta milioni di vecchie lire, mentre al marito erano andati ventisei milioni di lire da parte della Regione e del ginecologo. Dall’operazione, la moglie non aveva tratto alcun effetto benefico per l’ incontinenza urinaria, l’unica cosa che era cambiata era l’impossibilità per la coppia ad avere rapporti sessuali.
La Corte d’appello – spiega la Cassazione – ha ampiamente motivato sulla responsabilità del medico e sul nesso causale dall’intervento chirurgico eseguito dal ginecologo e l’insorgenza di una fistola post-operatoria.