Catania/ Donna decapitata: è giallo, padre e figlio confessano e ritrattano

Una realtà superiore ad ogni fantasia nell’omicidio della casalinga di 41 anni Maria Pia Scuto a Catania. Quasi decapitata questa mattina. In un balletto di confessioni e versioni ritrattate, il colpevole sembra essere il marito della vittima, Giuseppe Castro, 35 anni.

L’uomo si è costituito e ha chiamato subito il 113. Dando ai poliziotti anche un movente in un’email clandestina ricevuta dalla moglie che avrebbe scatenato la sua gelosia.

Alla scena però erano presenti anche la suocera della donna uccisa e il figlio di 15 anni. Che è rimasto per qualche ora in stato di choc e poi ha confessato di essere stato lui a sgozzare la madre in un raptus. E che il padre si era auto accusato per coprirlo.

Una versione dei fatti che è stata rivoltata una terza volta: sarebbe stato il figlio ad accollarsi la colpa perché non avrebbe sopportato l’idea del padre in carcere.

Il corpo della donna, sgozzata, è stato trovato nell’ ingresso della cucina della casa della coppia, al settimo piano di un edificio di via Costanza, con la testa quasi recisa dal collo. La morte è stata provocata da colpi di un’arma da taglio, che non è stata trovata. La donna era figlia di un noto costruttore catanese

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