La Cgil si avvia verso uno sciopero generale contro la politica economica del governo: "Il governo ha sbagliato di grosso la Finanziaria". Parlando all’assemblea dei delegati e dei quadri dell’organizzazione convocati a Roma, il segretario generale Guglielmo Epifani ha bocciato senza appello la manovra finanziaria: "E’ stata approvata in nove minuti, ma è sbagliata perché non sostiene né i consumi né gli investimenti".
"Subito tavolo anticrisi". La Cgil chiede al governo di aprire "subito un tavolo anticrisi a palazzo Chigi" per fronteggiare gli effetti del crollo dei mercati finanziari e annuncia che "il direttivo della prossima settimana deciderà data e modalità di unificazione delle varie iniziative di lotta programmate dalle diverse categorie".
Unificare le proteste di categoria. Finora il calendario prevede il 7 e 14 novembre lo sciopero del pubblico impiego; il 13 la manifestazione dei pensionati per rivendicare migliori politiche di welfare; il 14 lo sciopero degli universitari; il giorno dopo, la mobilitazione generale dei lavoratori del commercio. Ed infine, il 12 dicembre, lo stop di 24 ore dei metalmeccanici della Fiom. Una frantumazione che la Cgil vorrebbe unificare in un unico sciopero generale contro la politica economica del governo.
"Basta divisioni. Serve unità sindacale". Sul tema delle divisioni sindacali che hanno caratterizzato più di una trattativa in questi ultimi mesi, il leader della Cgil ha fatto un appello all’unità: "Le divisioni non ci piacciono. La Cgil le ha subite e non volute. Serve unità, un valore straordinario di fronte ad una crisi di questa proporzione. Nelle altre organizzazioni sindacali – aggiunge Epifani – non vediamo degli avversari, ma la Cgil non finirà in un angolo. Ogni volta che ci hanno provato – ha detto Epifani – si sono dovuti ricredere e questo avverrà anche questa volta".