Il commissario europeo all’Ambiente, Stavros Dimas, ha comunque affermato che non vi sarà alcun rinvio sull’approvazione del Pacchetto Clima-Energia e che l’Europa darà l’esempio nello sforzo per stabilizzare gli effetti dei cambiamenti climatici. «Il Pacchetto conferma la leadership dell’Europa nell’affrontare i cambiamenti climatici perchè si propone come esempio», ha detto il commissario a conclusione della prima giornata del Consiglio Ue dell’Ambiente a Lussemburgo, «L’approvazione del pacchetto rafforzerà il nostro potere di trattativa nei negoziati internazionali». La dichiarazione del ministro Stefania Prestigiacomo. «Se c’è una soluzione, entro dicembre si troverà un accordo, altrimenti si andrà al rinvio».
Una dichiarazione che lascia intravvedere la difficoltà del confronto. Sul Pacchetto clima, ha aggiunto, «sono tanti i Paesi che oggi hanno espresso perplessità. Penso che abbia fatto bene il Consiglio europeo a decidere che obiettivi così ambiziosi possano essere accettati se c’è la condivisione di tutti». L’Italia chiede con forza un approfondimento dei costi effettivi per il sistema industriale dei tagli alle emissioni di CO2, giudicati più penalizzanti per l’industria. Su questa linea sarebbero anche altri sette Paesi -Estonia, Lettonia, Lituania, Bulgaria, Ungheria, Romania e Slovacchia- che, fortemente dipendenti dal carbone per l’energia, hanno sollevato eccezioni soprattutto per i costi di riconversione del settore termoelettrico. E anche la Polonia, insieme con l’Italia, la settimana scorsa al Consiglio europeo minacciò il veto sul "Pacchetto". Ma Dimas instiste. «So che siamo in un periodo economicamente difficile ma dobbiamo avere capacità di immaginazione, perchè il clima può essere una carta vincente». E aggiunge: «C’è molto tempo per mettersi d’accordo entro dicembre».