Frena la caduta delle vendite al dettaglio a marzo. L’indice calcolato su base mensile, informa l’Istat, ha registrato un incremento dello 0,1%. Il dato tendenziale resta però pesantemente negativo: -5,2%, risultato peggiore dal 1997. L’andamento è spiegabile anche con la collocazione temporale della Pasqua che quest’anno è caduta di aprile invece che di marzo come nel 2008.
Nel dettaglio, le vendite di prodotti alimentari hanno registrato a marzo un calo dello 0,1% rispetto a febbraio e del 5,6% rispetto a un anno prima. Per i beni non alimentari il dato risulta in aumento dello 0,2% su base congiunturale per una riduzione del 5,1% su base annua.
Nella media degli ultimi tre mesi l’indice del valore del totale delle vendite al dettaglio ha segnato una variazione negativa dello 0,9% rispetto ai tre mesi precedenti. Nello stesso periodo sia le vendite di prodotti alimentari, sia quelle di prodotti non alimentari hanno registrato una variazione congiunturale trimestrale negativa, pari rispettivamente allo 0,9 e allo 0,8%.
Spiccano anche i dati della Confcommercio: nel primo trimestre 2009 il 73% delle imprese ha registrato un peggioramennto rispetto al trimestre precedente.
