L’uomo è finito sotto processo perchè, dopo essersi spogliato completamente davanti agli impiegati dell’Ufficio Anagrafe del Comune di Porlezza (Como) aveva cercato di ottenere un colloquio con il sindaco Sergio Erculiano armato di un bastone di dimensioni considerevoli.
A suo dire, solo per per«fare due chiacchiere amichevoli». Il primo cittadino, per sua fortuna, quel giorno non si trovava in ufficio.
Medici, al tribunale di Como, ha dato ancora spettacolo: quando è entrato in aula il Giudice monocratico Francesco Angiolini, l’imputato si è inginocchiato. Difficile, però, pensare che basterà a intenerire il giudice chiamato a valutare le accuse di resistenza, interruzione di pubblico servizio e atti osceni in luogo pubblico.
L’uomo, residente a Porlezza, si è ripetutamente inginocchiato davanti al giudice, al Pubblico Ministero, all’avvocato e ai cancellieri, e ha urlato: «Mi inginocchio davanti alla Legge».
Il magistrato, dopo aver a lungo tentato di riportare la calma in aula e aver posto qualche domanda all’imputato, ha disposto che il cuoco sia sottoposto a perizia psichiatrica.
Medici, quindi, è stato rimesso in libertà anche perchè incensurato.