La dinamica – I sicari si sono affiancati all'auto del consigliere che procedeva lungo viale Europa. Erano a bordo una moto «Beverly» con il volto coperto dal casco. Almeno sette i colpi sparati contro il politico del Pd. La vittima si è accasciata sul volante e la Lancia, senza più guida, è finita contro la vetrata del negozio Unieuro. Illeso il figlio tredicenne.
Le ultime ore – Gino era stato visto verso le 10 a Palazzo Farnese, sede del Comune di Castellammare di Stabia. Tranquillo, sorridente come d’abitudine, era passato per la commissione «Politiche sociali». Poco prima aveva preso un caffè nei pressi del municipio con il sindaco Vozza. «Appariva assolutamente tranquillo, non c’era nessun segnale di quanto è poi accaduto», ha raccontato il primo cittadino.
Le indagini – Le modalità lasciano pensare a un agguato di camorra, ma l'uomo- incensurato – viene considerato nella città stabiese un politico «irreprensibile». Viste le modalità dell'omicidio, sul posto si sono recati anche i pm della Dda competente sull'area di Castellammare, Claudio Siragusa e Pierpaolo Filipelli.
Il ruolo politico – Poco in vista, descritto come una personalità non forte, il consigliere ucciso sosteneva l’ amministrazione comunale guidata dal sindaco Vozza, appoggiata da una parte del Pd, e dall’Udeur. Venerdì scorso, quando al Comune di Castellammare di Stabia stava per aprirsi la crisi politica, Tommasino era stato tra i firmatari, con altri 17 consiglieri, di un documento di appoggio al primo cittadino. Pochi, dal 2005 ad oggi, i suoi interventi in consiglio comunale.
Su Facebook – Il suo profilo è sul social network con 262 amici, tra cui colleghi di partito come il sindaco Cuomo, Diego Belliazzi, Leonardo Impegno, l'ex ministro Luigi Nicolais e Riccardo Villari. Era fan di Giovanni Paolo II e di Berlusconi e Brunetta, insolito per un politico del Pd.