CONSUMI IN FRENATA IN APRILE, SEMPRE MENO PASTA E PANE

Consumi in frenata ad aprile: gli italiani vanno meno al cinema e al ristorante e comprano meno vestiti. Giù anche auto e moto. Tengono invece le telecomunicazioni – seppure con una frenata sul mese -, i beni e servizi per la cura della persona. In contenuta crescita anche elettrodomestici, tv e registratori, grazie alla continua riduzione dei prezzi.

Secondo le stime della Confcommercio il calo dei consumi, in termini di quantità acquistate nel mese di aprile, è stato dello 0,9% rispetto allo stesso mese del 2007. Un  calo più contenuto rispetto al -3,4% di marzo. Il dato porta la contrazione dei primi quattro mesi dell’anno all’1%, contro una crescita dell’1% nell’analogo periodo 2007. Le rilevazioni dell’Ufficio studi di Confcommercio descrivono invece una leggera ripresa rispetto al mese precedente che però, per i singoli capitoli, difficilmente si scosta da un incremento dello 0,1-0,2%. Per la prima volta, da due anni a questa parte, la Confcommercio rileva inoltre una riduzione per il comparto dei servizi pari allo 0,8%, mentre finora questo settore aveva sempre mostrato una tenuta.

Cambiano, insomma, i consumi delle famiglie, condizionati, secondo l’associazione dei commercianti, dal «permanere di una situazione di difficoltà nella domanda delle famiglie». Nonostante ad aprile il calo dei consumi sia stato più contenuto rispetto a quello registrato a marzo, anche il mese scorso mette in evidenza la frenata che sta caratterizzando il 2008.

Quasi tutti i comparti registrano valori negativi, a cominciare dagli alimentari, bevande e tabacchi, i cui consumi in termini di quantità, sono scesi dell’1,7% su base annua. Un calo più contenuto rispetto a quello di marzo, quando fu del 4,4% ma che porta contrazione sul quadrimestre al 2,4%. Negativo è anche il dato per beni e servizi per le comunicazioni: in sostanza, si sono acquistati meno computer, telefonini, apparecchi fotografici rispetto a marzo. Un segnale, perché finora queste voci erano sempre state in rialzo. I valori congiunturali segnalano una sola eccezione: +6,2% per i beni e servizi per la mobilità, in cui rientrano motocicli, automobili, carburanti, trasporti aerei, ma a marzo il calo mensile era stato del 5,7%, e infatti resta pesantemente negativo il dato annuale. I servizi ricreativi, cioè cinema, sport, libri, compact disc, giocattoli, così come alberghi e ristoranti, e i beni e servizi per la casa (mobili, arredamento, casalinghi, elettrodomestici) sono pressochè fermi su base mensile. E questo trascina al ribasso il dato su base annua, che risente del trimestre precedente.

Quanto al carovita, l’organizzazione sottolinea che bisognerà abituarsi ad un’inflazione sopra il 3% per tutto il 2008, mentre un calo potrebbe manifestarsi da inizio 2009. Quanto al Pil l’attesa per il 2008 è di un incremento limitato allo 0,2%.

Sempre meno pasta e pane. Nel primo trimestre 2008 gli italiani hanno acquistato rispettivamente il 4,5% e il 2,1% in meno di pane e pasta rispetto allo stesso periodo del 2007. La flessione ha interessato tutti i prodotti alimentari, con un calo complessivo dello 0,4%. Lo segnala la Cia, Confederazione italiana agricoltori, sulla base di prime stime elaborate dall’Ismea, che confermano il trend negativo nei consumi delle famiglie italiane.

Sempre nel primo trimestre dell’anno si è riscontrata – afferma la Confederazione – una diminuzione, in quantità, negli acquisti di carne bovina (-3,4%), di carne suina e salumi (-0,2%). In controtendenza, invece, ci sono il latte e i suoi derivati (+3,5%), il vino e lo spumante (+ 2,2%), e la carne avicola (+1,6%). Per pane e pasta – nota la Cia – è un crollo nei consumi che ormai si protrae da oltre un anno. In particolare, il pane durante il 2007 aveva avuto un calo del 6,3%. Per la pasta – conclude l’organizzazione – nel 2007 si era registrata un’annata fortemente negativa e il calo delle vendite era stato pari al 2,6%, con punte del 5-6% subito dopo l’estate.

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