«La legge sulla sicurezza per le nozze miste sembra scritta da don Rodrigo, ma chiedere a un politico leghista di leggere “I promessi sposi” del “gran lombardo” Alessandro Manzoni è chiedere troppo»: Famiglia Cristiana torna con questo paragone letterario sul “pacchetto sicurezza”.
L’editoriale, che cita la “facile profezia” dell’arcivescovo Agostino Marchetto sul “molto dolore” che la legge avrebbe procurato, tira in ballo anche William Shakespeare sottolineando che per “ironia della sorte” i primi fidanzati impediti a sposarsi erano residenti a Verona, la città di Romeo e Giulietta.
Per Famiglia Cristiana, comunque, la Legge Maroni «sarà probabilmente spazzata via da una sentenza della Consulta non appena qualcuno la impugnerà. Nel frattempo – scrive il settimanale dei paolini – la Lega avrà già conquistato le poltrone di governatore nelle Regioni del Nord alle amministrative. Che importa – conclude – se si sarà rivelata un’inutile grida? Al massimo qualche centinaio di migliaia di extracomunitari avranno dovuto rinunciare al loro sogno di sposarsi e metter su famiglia».