Dopo l’incontro tra Kim Jong-il e il consigliere di Stato cinese Dai Bingguo la Corea del Nord apre ai colloqui bilaterali e multilaterali sul suo controverso programma nucleare. Lo riferisce l’agenzia “Xinhua” precisando che questa è l’ultima di una serie di aperture del regime di Pyongyang dopo l’interruzione dei negoziati a sei.
Kim Jong ha detto al suo interlocutore che Pyongyang “insiste sulla denuclearizzazione” della penisola coreana e desidera “risolvere i problemi più rilevanti per via diplomatica, sia bilaterale che multilaterale”, aspetto su cui la Cina si sta impegnando giocando un ruolo di intermediario.
L’inviato speciale del presidente Hu Jintao ha consegnato a Kim una lettera indirizzatagli da Hu in persona. Dai Bingguo, che era giunto in missione a Pyongyang due giorni fa, aveva incontrato il primo vice ministro degli Esteri del Nord, Kang Sok-ju. La Cina, principale partner e praticamente unico interlocutore del regime di Kim, può esercitare un’importante influenza; tanto più dopo che gli Stati Uniti, una settimana fa, hanno manifestato la disponibilità a intavolare contatti diretti pur di riportare il Paese comunista al tavolo negoziale. Il mese prossimo, nel quadro dello sforzo diplomatico in atto da parte della Repubblica Popolare Cinese, a Pyongyang con ogni probabilità dovrebbe arrivare anche il premier di Pechino, Wen Jiabao.
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