L’amministrazione Obama ha indicato l’intenzione di in qualche modo interdire, possibilmente con l’aiuto della Cina, l’arrivo nella Corea del Nord di spedizioni navali o aeree sospettate di contenere armi o tecnologie nucleari, a quanto scrive il New York Times.
Secondo il Times, Obama starebbe anche esaminando la possibilità di reinserire la Corea del Nord nella ”lista nera” dei Paesi sospettati di appoggiare il terrorismo internazionale, dopo che l’ex-presidente George Bush l’ha rimossa l’anno scorso.
La possibilità delle interdizioni – con modi e tempi non ancora chiari – è stata menzionata dal segretario di stato Hillary Clinton e potrebbero aver luogo in porti ed aeroporti della Cina, oppure, in maniera molto più rischiosa, in mare aperto. Per la Clinton, rileva il Times, si tratterebbe della risposta americana al secondo esperimento nucleare svolto dalla Corea del Nord due settimane orsono.
Il segretario di stato non ha esplicitamente menzionato la possibilità di una collaborazione cinese, ma funzionari dell’amministrazione stanno premendo sul governo di Pechino in tal senso.
In una intervista alla rete televisiva ABC la Clinton ha detto che qualora «non ci fosse una risposta decisa» alla Corea del Nord «ci sarebbe il rischio di una corsa agli armamenti nell’Asia nordorientale». Le parole del segretario di stato vengono considerate rivolte al Giappone, che di fronte alla minaccia nordcoreana potrebbe decidere anch’esso di dotarsi di armi nucleari.
Non è chiaro però, rilevano gli analisti, fino a che punto la Cina potrebbe spingersi nel rimettere in riga la Corea del Nord, che è tra i suoi più importanti mercati di esportazioni, incluse quelle di carattere militare.