Una donna cristiana accusata di distribuire la Bibbia, un libro vietato nella Corea del Nord, e’ stata giustiziata in pubblico il mese scorso, a qanto hanno riferito a The Huffington Post gruppi sudcoreani per la difesa dei diritti umani. La donna, Ri Hyon Ok, 33 anni e madre di quattro figli, e’ stata accusata anche di esercitare attività spinistiche per la Corea del Sud e gli Stati uniti.
La denuncia è stata presentata dalla Commissione Inquirente sui Crinini contro l’Umanità della Corea del , Sud, che ha ottenuto una copia della foto della donna uccisa ed ha appreso che il marito e i figli sono stati rinchiusi in una prigione per detenuti politici il giorno dopo l’esecuzione. La notizia non ha potuto essere ancora confermata non essendo stata riportata dall’agenzia di stampa governativa Korean CentralNews Agency.
Ma se fosse vera sarebbe il segnale di un altro giro di vite da parte del regime di Pyongyang sulle pratiche religiose nella Corea del Nord, un Paese dove un tempo la cristianità era molto diffusa e Pyongyang era soprannominata ”la Gerusalemme dell’Est”.
In base all costituzione, il regime birmano garantisce la libertà religiosa, ma in realtà essa è severamente limitata. La vera religione di stato è il culto del fondatore dello stato Kim Il Sung e di suo fglio e attuale leader Kim Jong Il. Chi viola le restrizioni religiose è spesso accusato di spionaggio o attività anti-governative.
Il regime ha autorizzato l’esistenza di quattro chiese: una cattolica, due protestanti e una Ortodossa russa. Ma sono riservate solo agli stranieri e i nordcoreani non vi possono entrare. Secondo notizie che filtrano nella Corea del Sud, nella Corea del Nord vi sarebbero tuttora 30 mila cristiani che praticano la loro fede esponendosi a gravi rischi.