La città di Seul sta pensando di includere i cani tra gli animali considerati «bestiame». La carne del migliore amico dell’uomo è già di fatto servita in diversi ristoranti della capitale sudcoreana, nonostante una legge del 1984, che la definisce «cibo ripugnante», lo vieti. Ora l’amministrazione municipale di Seul sta pensando di classificare i cani come bestiame perché ritiene che così almeno renderà possibile assicurarsi che vengano trattati e macellati in modo più umano e igienico.
La proposta, che verrà inviata al governo il mese prossimo, ha però provocato la rabbia delle associazioni locali per la difesa degli animali, che stanno organizzando proteste e diffondendo petizioni online. A Seul esistono 500 o 600 ristoranti specializzati in carne di cane, secondo il giornale JoongAng Daily. Tra i piatti più popolari c’è la gaejangguk, una zuppa di carne di cane ritenuta energizzante e richiesta soprattutto in estate. «I medici dicono che è una pietanza ottima per rimettersi in forma dopo un’operazione o curare le ossa rotte — ha detto un tassista al reporter —. La carne è morbida, è come se si sciogliesse sulla lingua». Insieme ad alcune erbe, è anche usata per preparare la gaesoju, una bevanda che si ritiene abbia proprietà medicinali.
«Ci hanno detto che in estate l’anno scorso sono stati venduti 5-6 milioni di pietanze a base di carne di cane», ha detto Oh Jae-ho, funzionario del dipartimento per la sicurezza alimentare di Seul. «Semplicemente non abbiamo gli uomini per controllare ogni ristorante. Dal momento che molte persone consumano carne di cane, pensiamo che la cosa migliore sia affrontare la questione apertamente per il bene della salute pubblica». In Corea del Sud è anche in vigore dal 1991 una legge che proibisce la tortura degli animali, ma non vieta di ucciderli per cibarsene, ha spiegato Park Yong-chuin, un funzionario del dipartimento sulla gestione degli animali.
Secondo un piccolo sondaggio informale condotto dal reporter Brian Lee in un mercato nel centro di Seul, il prezzo per un cane intero (già pronto per essere cucinato) va dai 120.000 ai 200.000 won (tra i 75 e i 126 euro). Vengono tenuti ammassati in gabbie spesso sporche, afferma il reporter. Ci sono cani bastardi allevati appositamente per essere macellati (■ un macellaio in azione a Seul. Avvertenza: immagine forte), ma uno dei macellai ha raccontato che a volte i padroni gli consegnano animali domestici di cui vogliono sbarazzarsi. Oltre a garantire controlli governativi, l’emendamento proposto dalla città di Seul proibirebbe che i cani tenuti in casa non possano essere macellati. «La gente penserà che mangiare carne di cane va bene», afferma però Gum Seon-ran, presidente della Società coreana per la protezione degli animali. «Il cane è l’animale più simile all’uomo. Un bollo ufficiale del governo (sulle confezioni di carne di cane, ndr) è il segnale sbagliato». Durante le Olimpiadi del 1988 a Seul (e anche in seguito) le associazioni per la difesa degli animali (tra cui Peta) hanno messo sotto pressione il governo sudcoreano chiedendo che impedisca ai cittadini di consumare la carne di cane. Il ministero ha assicurato che la nuova proposta "è solo un’idea della città. Noi non siamo stati consultati».