Un’indagine delicata e clamorosa della Guardia di Finanza sarda vede coinvolte le portinerie di alcuni tra i più importanti e riservati alberghi della Costa Smeralda, tra Arzachena e Porto Cervo. Nel fascicolo, aperto dalla Procura della repubblica di Tempio Pausania, si avanza il sospetto che alcuni portieri d’albergo avessero aperto una corsia preferenziale a favore di alcuni tassisti ai quali smistavano in esclusiva le chiamate dei clienti vip, tagliando fuori gli altri appartenenti alla categoria.
Al centro delle indagini sarebbero al momento cinque addetti alle portinerie. Sono state perquisite una decina di abitazioni e sequestrato materiale definito interessante. Il reato ipotizzato è quello di estorsione.
Le Fiamme Gialle di Olbia, coordinate dal capitano Cesare Antuofermo, hanno puntualizzato che il fenomeno è circoscritto solo ad alcuni hotel e che non vede coinvolti i proprietari ed i direttori degli stessi. A scatenare l’indagine sono stati alcuni tassisti, danneggiati da un sistema ormai collaudato, in base al quale le richieste di servizi per i clienti vip venivano riservate a colleghi disposti a versare una ricca percentuale ai portieri. Chi non si adeguava veniva tagliato fuori da un giro molto ricco di servizi e con contorno di laute mance
Nel corso degli accertamenti, che sono ancora in corso, sono stati controllati anche i conti bancari di alcuni dei “sospettati” in quanto non si escludono anche reati di carattere fiscale. L’interesse degli inquirenti si sarebbe ad esempio soffermato sul dipendente di un albergo che nel giro di un paio d’anni ha messo da parte un gruzzolo di 4 milioni di euro del quale ora dovrà spiegare la provenienza.
