Il Tribunale di Milano ha condannato Calisto Tanzi a 10 anni di reclusione, ritenendolo responsabile dei reati di aggiottaggio, ostacolo agli organismi di vigilanza e concorso in falso con i revisori nell’ambito del crac Parmalat. Per lui l’accusa aveva chiesto 13 anni. Inoltre l’ex patron di Collecchio è stato interdetto dai pubblici uffici per la durata della pena e condannato a risarcire in via provvisionale le parti civili. E’ stato assolto solo per un capo di imputazione relativo al concorso in aggiotaggio con gli ex funzionari di Bank of America, che sono stati assolti.
Il tribunale di Milano ha assolto tutti gli altri imputati, tranne la società di revisione Italaudit (ex Grant Thornton), condannata ad una sanzione di 240mila euro e alla confisca di oltre 455 mila euro. Le persone assolte a vario titolo, o per prescrizione o perché il fatto non sussiste o perché non è previsto dalla legge come reato, sono tre ex funzionari di Bank of America, Luca Sala, Luis Moncada e Antonio Luzi, i tre ex consiglieri indipendenti Paolo Sciumè, Luciano Silingardi ed Enrico Barachini, e Giovanni Bonici, ex responsabile di Parmalat Venezuela.
I patteggiamenti. Il Tribunale di Milano ha anche definito il patteggiamento per otto persone fisiche e due soggetti giuridici, condannando la nipote di Tanzi, Paola Visconti a tre mesi, Adolfo Mamoli e Giuseppe Rovelli, entrambi revisori del Deloitte & Touche a cinque mesi e dieci giorni, Mario Brughera ex presidente del collegio dei sindaci di Collecchio a quattro mesi, Piero Mistrangelo, ex consigliere di Parmalat a due mesi, Oreste Ferretti e Massimo Nuti, ex sindaci, rispettivamente a tre mesi e due mesi e dieci giorni, e Andrea Petrucci, ex direttore generale di Parfin a quattro mesi. Per Lorenzo Penca e Maurizio Bianchi, invece, il tribunale ha ritenuto la pena proposta incongrua e ha rigettato il patteggiamento separando le loro posizioni. Condannate con patteggiamento, infine, Deloitte & Touche Dianthus a sanzioni rispettivamente per 150mila e 300mila euro. Entrambe avevano già risarcito 34mila delle 40mila parti civili per 33 milioni di euro.
Il legale di Tanzi: prendiamo atto che lui è l’unico responsabile. «Prendiamo atto che lui è l’unico responsabile» ha detto Giampiero Biancolella, legale di Calisto Tanzi, lasciando l’aula del tribunale. «Non rilasciamo alcun commento – ha spiegato Biancolella – prendiamo atto che Tanzi è l’unico responsabile». Ai cronisti che gli domandavano se farà ricorso, il legale ha risposto: «Queste sono frasi di costume che non servono a nulla. Dobbiamo leggere le motivazioni della sentenza».
Il legale Consob: delusi per l’assoluzione dei consiglieri indipendenti. L’avvocato della Consob, Emanuela Di Lazzaro, pur avendo ottenuto 380mila euro per «danno al mercato» dal solo Calisto Tanzi esprime «delusione» per l’assoluzione dai reati di ostacolo all’esercizio delle funzioni di vigilanza e aggiotaggio dei tre consiglieri indipendenti di Parmalat, Paolo Sciumè, Enrico Barachini e Luciano Silingardi. «Sono coloro che avrebbero dovuto assicurare la correttezza delle informazioni e la loro regolarità – ha detto il legale – La loro assoluzione consiste in un messaggio debole verso coloro che dovrebbero essere garanti della correttezza».
