Una corte d’appello federale ha accettato il ricorso presentato da un gruppo di creditori di Chrysler che intendono bloccare la sua vendita a Fiat, a quanto riferisce il Washington Post. Il procedimento di appello avrà inizio venerdì.
I creditori sono fondi pensionistici nello stato dell’Indiana cui Chrysler deve 42 milioni di dollari, parte dei complessivi debiti garantiti di 6,9 miliardi di dollari del colosso di Detroit. I fondi sostengono che i termini dell’accordo Fiat-Chrysler violano la possibilità di recuperare pienamente il loro investimento.
L’iniziativa dei fondi, scrive The Huffington Post, potrebbe rallentare i piani dell’amministrazione Obama intesi a procedere rapidamente con l’uscita di Chrysler dallo stato di bancarotta pilotata in base al Chapter 11.
