Adesso in Europa «gli aiuti di Stato che fino a ieri erano peccato sono un imperativo categorico». Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi, in conferenza stampa al termine del Consiglio europeo a Bruxelles, commentando la strategia dei Paesi membri contro la crisi finanziaria. Da parte sua il ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha aggiunto come ora gli aiuti «siano invocati», sottolineando inoltre che il Trattato di Roma dà ampio spazio alle politiche industriali, ma non è stato utilizzato a causa di una «svolta culturale» in favore del mercatismo. Con la crisi dei mutui, ha aggiunto Tremonti, «il mondo è cambiato» anzi «tutto è cambiato nel giro di poche ore».
AIUTI ALLE AUTO – Per Berlusconi non c’è alcuna ragione poi per disprezzare gli aiuti di stato al settore auto. «Se gli Usa hanno investito così massicciamente nel settore dell’auto non c’è da scandalizzarsi anche da parte nostra, ove sia necessario, che gli Stati possano pensare di dare in qualche modo supporto alla loro industria automobilistica».
TREMONTI – «La crisi finanziaria è stata contenuta da misure Usa e Ue» ha spiegato il titolare dell’Economia. Per Tremonti, l’andamento negativo delle Borse «riflette le preoccupazioni per l’economia reale» e non quella per le istituzioni finanziarie. A margine del Consiglio Ue, il ministro ha quindi aggiunto: «Quel tipo di crisi devastante si può ragionevolmente dire sia stata contenuta. Resta sull’impatto sull’economia reale e sulla produzione industriale. E’ in atto in tutto il mondo ed è atteso in molti effetti. Noi crediamo che la crisi finanziaria sia stata gestita e contenuta in modo efficace in Europa».
