La Corea del Sud ha sorpreso i mercati mondiali evitando la recessione. Il Pil della quarta economia asiatica è cresciuto dello 0,1 per cento nel primo trimestre 2009, anziché contrarsi del 2 per cento come ci si aspettava. Questi i dati forniti dalla Banca di Corea.
Potrebbe essere un buon segnale per l’economia mondiale, dal momento che la Corea del Sud era stata danneggiata più degli altri paesi asiatici dalla crisi del credito americano. Il governo sud coreano ha fornito 37 miliardi di dollari come stimolo all’economia. «Questa politica ha funzionato: potrebbe essere di esempio dagli altri paesi», ha commentato Frederic Neumann, un economista dell’Hsbc. Gli economisti hanno anche sottolineato che il taglio dei tassi di interesse e la debolezza della moneta, il won, sono stati un’ancora di salvezza per le esportazioni coreane. La Samsung Electronics, ad esempio, nel primo trimestre 2009, ha avuto un profitto di 460 milioni di dollari.
Il governo ha anche lanciato piani ambiziosi per prevenire l’aumento della disoccupazione: pagando meno i manager o chiedendo loro di lavorare meno ore per lavorare tutti. Non sono mancate le critiche a questa misura: alcuni economisti pensano che potrebbe rendere le aziende inefficienti perché esse dovrebbero gestire troppe persone in libro paga. Ma il ministro dell’economia sud coreano Yoon Jeung-Hyun ha detto alla Cnn che «quando i coreani devono affrontare una situazione di crisi tendono a affrontarla uniti».
Segni di una ripresa mondiale, quindi. Anche l’economista italiano Francesco Giavazzi si rivela ottimista. Sul Corriere della Sera del 23 aprile ha osservato che «la crescita cinese, più 6,1% nel primo trimestre dell’anno, seppure in discesa rispetto al 9% del 2008, è il segno che l’economia mondiale non è crollata». E anche fra le famiglie americane è ritornata un po’ di speranza: l’indice della fiducia dei consumatori è salito in Aprile a 61.9, il livello più elevato degli ultimi sette mesi, 12% meglio che nello scorso autunno.
Carlotta Macerollo
(Scuola Superiore Giornalismo Luiss)
