Il credito alle imprese รจ fermo. L’allarme arriva dal governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, che nelle sue ‘Considerazioni finali’ sottolinea come “il deterioramento dell’economia tende a frenare i prestiti bancari” e invita gli istituti a valutare con estrema cura il merito dei richiedenti, ponendo “un’attenzione straordinaria alle prospettive di medio-lungo periodo” delle aziende che chiedono assistenza finanziaria.
Il dato di aprile parla chiaro: “Il tasso di crescita del credito alle imprese non finanziarie”, rileva Draghi, “si e’ annullato; era del 12 per cento un anno prima”. E “continuano a rallentare anche i prestiti alle famiglie”. E’ vero, aggiunge, c’e’ un problema di domanda: “minori investimenti industriali e immobiliari, minori consumi di beni e servizi spiegano parte del rallentamento. Ma e’ anche l’offerta di finanziamenti delle banche ad aver decelerato, innanzitutto per le difficolta’ di provvista a medio e a lungo termine e per l’aumento del rischio di credito”.
Un’indagine condotta dalla Banca d’Italia testimonia che “l’8 per cento delle imprese ha ricevuto un diniego a una richiesta di finanziamento; e’ il valore piu’ elevato dalla meta’ degli anni Novanta; era meno del 3 un anno fa. Oltre il 10 per cento delle imprese dichiara di aver ricevuto, da ottobre, richieste di rimborsi anticipati. Il fenomeno, piu’ intenso nel Mezzogiorno, investe l’intero Paese e riguarda anche aziende di dimensione non piccola”.
La risposta non sta pero’ in un indistinto allargamento degli impieghi. “Non si puo’ chiedere alle banche di allentare la prudenza nell’erogare il credito”, avverte Draghi. “Non e’ nell’interesse della nostra economia”, sottolinea il governatore, “un sistema bancario che metta a rischio l’integrita’ dei bilanci e la fiducia di coloro che gli affidano i propri risparmi. Quel che si puo’ e si deve chiedere alle nostre banche e’ di affinare la capacita’ di riconoscere il merito di credito nelle presenti, eccezionali circostanze”.
Draghi promuove “le iniziative di potenziamento del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese recentemente adottate dal Governo”. Ma chiede anche di “valutare l’ipotesi di estendere, come in altri paesi, le forme di garanzia pubblica sui prestiti a una piu’ ampia compagine di imprese, per un tempo limitato e con modalita’ tali da contenere le distorsioni nell’allocazione delle risorse”.
E altrettanto “importante”, secondo il governatore e’ “riattivare il mercato italiano delle cartolarizzazioni che, se propriamente strutturate, restano un canale fondamentale di finanziamento. Le tranches meno rischiose di un portafoglio di finanziamenti prevalentemente di nuova erogazione”, conclude Draghi, “potrebbero essere coperte da garanzia pubblica”.
