L’Ibm taglierà 5 mila posti di lavoro negli Stati Uniti, che andranno ad aggiungersi ad altri licenziamenti effettuati in precedenza, secondo quanto riferisce la Reuters.
I licenziamenti interessano oltre il 4 per cento dei 115 mila dipendenti della Ibm negli Stati Uniti. L’azienda, che ha una forza lavoro globale di oltre 398 mila persone, non ha voluto rivelare quanti licenziamenti ha effettuato quest’anno, ma ha detto che sta compiendo ”cambiamenti strutturali” per ridurre i costi ed aumentare la produttività.
Attualmente l’Ibm ricava i due terzi delle sue entrate dall’estero, e ha aumentato la sua forza lavoro in mercati emergenti come la Cina e l’India. Alla fine del 2008 l’Ibm aveva 113 mila dipendenti in Brasile, Russia, India e Cina.