Non si può proprio chiamare ”moda”, ma è l’ultima (brutta) novità della crisi. Durante i week-end, le famiglie americane un tempo benestanti indicono, con annunci sui giornali e telefonate ad amici e parenti, aste casalinghe durante le quali mettono in vendita gioielli, preziosi d’oro e argenteria per ricavare un po’ di soldi.
Il prezzo di vendita di gioielli e monili è basato sui carati, sul peso e sul prezzo di giornata del metallo prezioso. I compratori sono, evidentemente, persone colpite meno dalla crisi che vogliono investimenti sicuri.
Qualcosa di analogo succede nelle amministrazioni comunali, anch’esse colpite dalla crisi. Mettono all’asta tutto quello che possono vendere: vecchie auto della polizia, elicotteri, motociclette, biciclette e gioielli confiscati.
In un primo tempo queste aste si svolgevano nei parcheggi, ma poi le amministrazioni si sono accorte che potevano fare più soldi ricorrendo ad Internet. Così, ora, una macchina della polizia dell’Alabama degli annni sessanta, o una Harley Davidson del New York Police Department non proprio nuova di zecca o simili si possono trovare su e-bay, il più grande sito di aste del web. La necessità aguzza l’ingegno.
