CRISI: LA SENSAZIONE DEL ”SI SALVI CHI PUO”’

di Ignazio

Sono un imprenditore, e, come tutti, sono sempre più preoccupato per la crisi economico finanziaria; i parametri che fino a ieri costituivano la base del nostro lavoro, banche, bilanci, mercato, iniziano a perdere valore e significato. La mia opinione è che si stia verificando una situazione nella quale ogni componente sociale (politica, lavoro, finanza) debba sedersi intorno a un tavolo per cercare di fronteggiare la situazione. La sensazione invece è di un "si salvi chi può", a cominciare dalla politica. Sono rimasto esterrefatto dall’atteggiamento del premier, che si rifiuta di sedersi a questo tavolo con l’opposizione e le parti sociali perché "si sente insultato". Ma siamo matti? Posso concordare sul fatto che in questa situazione mettersi ad insultare sia inutile; ma, se fossi il premier, mi siederei anche con chi mi chiamasse "figlio di …", semplicemente per dirgli: "Ma, a parte questo, cos’hai da suggerire?"

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