Mentre banche, aziende, fabbriche, esercizi commerciali e privati cittadini lottano contro la crisi economica e finanziaria, c’è un’organizzazione che proprio per via della crisi sta attraversando un momento d’oro: la Mafia, in tutte le sue icarnazioni, a quanto scrive The Huffington Post in un lungo e documentato articolo.
Il motivo? La Mafia, contrariamente a qualsiasi altra organizzazione, dispone di quantità enormi di quello che manca a tutti gli altri: denaro contante proveniente dai suoi innumerevoli traffici.
Un dato per tutti: secondo l’istituto Eurispes, quella che l’Huffington Post chiama la ”Mafia Inc.” nel 2008 ha incassato 130 miliardi di euro, ovvero circa l’8 per cento del Pil italiano.
Con questa inesauribile montagna di soldi, la Mafia approfitta della fame di finanziamenti o delle bancarotte provocate dalla crisi per impossessarsi a suon di contanti di supermercati, ristoranti, alberghi, stazioni di rifornimento, appartamenti e quant’altro.
Chi non vuole vendere, si indebita nel momento in cui la Mafia, parafrasando Il Padrino di Mario Puzo, fa offerte che non possono essere rifiutate.
Con la sua secolare abilità nello scovare potenziali prede, scrive l’Huffington Post citando gli inquirenti italiani, la Mafia ha investito miliardi di euro in due settori che sono al centro della crisi: l’industria edilizia e i mercati del credito.
Insomma, per i boss della criminalità organizzata la crisi ”è un’opportunità’ unica”, dice il pm anti-mafia Franco Roberti. I fiumi di denaro arrivano alla ”Mafia Inc.” attraverso le sue tradizionali attività di estorsione, traffici di droga ed anche dal boom che conosce la contraffazione di prodotti vestiari e di pelletteria che vengono prodotti in Cina espressamente per i boss e che arrivano nel caotico porto di Napoli dove i controlli sono minimi.
”Gli inquirenti italiani – scrive l’Huffington Post – hanno ottenuto spettacolari successi in decenni di lotta alla criminalità organizzata, ma la Mafia continua a crescere e l’essersi infiltrata in anni recenti in attività legittime sta ora tornando enormemente utile con la crisi”.
Il sud non è il solo terreno di caccia della Mafia, ha dichiarato il sindaco di Genova Marta Vincinzi, secondo la quale anche nella sua città ”la criminalità organizzata sta acquistando interi quartieri ed esigendo il pizzo dai commercianti”.
La crisi ha provocato un altro fenomeno, ovvero un parziale spostamento degli interessi mafiosi da un settore all’altro di attività: per i boss il traffico di vestiario ed accessori contraffatti – in un momento in cui la gente non può comprare gli originali – sta diventando più proficuo del traffico di cocaina e hashish.
L’Huffington Post cita dati forniti dal generale della Guardia di Finanza Giovanni Mainolfi, secondo cui la Camorra nel business del vestiario contraffatto per ogni euro speso ne guadagna 10, mentre per ogni euro speso nel business della droga ne guadagna 6.
