La crisi colpisce duramente due colossi olandesi, come Philips e Ing, che hanno entrambi annunciato conti in rosso e pesanti tagli occupazionali, per un totale di 13.000 licenziamenti.
6.000 tagli alla Philips. Il numero uno del gruppo Philips, Gerard Kleisterlee, ha annunciato 6mila tagli nel 2009 per risparmiare circa 400 milioni di euro all'anno, precisando che l'iniziativa coinvolgerà tutte le divisioni. La società ha accusato l'anno scorso perdite nette per 186 milioni rispetto a un utile netto di 4,16 miliardi nel 2007 su un fatturato sceso dell'1,5% a 26,39 miliardi. A pesare sui conti annuali il cattivo andamento del quarto trimestre, terminato in rosso per 1,47 miliardi a causa di oneri straordinari.
7.000 tagli alla Ing. Un vero e proprio terremoto si è invece abbattuto su Ing, il gruppo di servizi finanziari olandese. La società annuncia il secondo trimestre consecutivo di perdite (3,3 miliardi) e l'amministratore delegato Michel Tilmant lascia. Un comunicato riportato da Bloomberg, annuncia anche il taglio di 7mila posti di lavoro nel 2009, su un organico globale di 130.000 dipendenti, e che Tilmant lascerà «alla luce degli sviluppi straordinari degli ultimi mesi e causa delle sue condizioni personali». A succedergli sarà il presidente del consiglio di sorveglianza, Jan Hommen. «Nel quarto trimestre – dice la nota – le condizioni del mercato si sono ampiamente deteriorate, dando vita al peggior trimestre per il settore del credito in oltre mezzo secolo».