Il finanziere George Soros ritiene che l’influenza globale della Cina aumenterà molto più rapidamente di quanto molti analisti si aspettano in virtù del suo isolamento dal sistema finanziario mondiale e del ruolo determinante del governo nel settore bancario, entrambi fattori che l’aiuteranno ad uscire dalla crisi relativamente presto, a quanto riferisce la Reuters.
In un discorso tenuto all’Università di Fudan, a Shanghai, Soros ha osservato che la Cina ha tratto vantaggi dal suo isolamento dal resto del mondo e che il suo sistema bancario è in condizioni migliori di quello globale. I severi controlli governativi sui capitali, ha aggiunto, hanno aiutato le sue istituzioni finanziarie a ripararsi dal peggio della crisi finanziaria mondiale.
Nuovi prestiti da parte delle banche cinesi hanno raggiunto livelli record nel primo trimestre di quest’anno, alimentando l’ottimismo riguardo ad una ripresa dell’economia cinese, la terza in ordine di importanza nel mondo.
D’altra parte, ha rilevato Soros, giacchè l’economia cinese è grande solo un quarto di quella statunitense, non sarà in grado di rimpiazzare i consumatori americani quali motore dell’economia globale, e quindi la crescita globale sarà più lenta che in passato.