Il Senato di Washington ha approvato a stragrande maggioranza (90-5) un disegno di legge per la regolamentazione delle transazioni che gli americani effettuano con le loro carte di credito. Tra gli scopi principali del disegno di legge c’è la riduzione della esagerata dipendenza dei consumatori dagli acquisto a credito, che comportano spesso interessi passivi esosi quando non pagati entro i tempi fissati, a quanto scrive il Wall Street Journal.
Il disegno di legge fa divieto alle compagnie che erogano carte di credito di aumentare arbitrariamente i tassi di interesse sui creditori morosi ed imporre altri balzelli. Caldeggiato dal presidente Barack Obama, il disegno di legge passerà alla Camera dei deputati entro la fine della settimana e una volta approvato sarà promulgato dal capo della Casa Bianca.
La riforma del sistema delle carte di credito rappresenta, scrive il Wsj, il primo cambiamento nel sistema finanziario da quando il governo federale intervenne per salvare le banche dal fallimento nell’autunno scorso. Le carte di credito sono usate da tre quarti delle famiglie americane, e il disegno di legge è anche diretto a rendere più facile per i consumatori sapere esattamente quando pagano di interessi passivi.
L’iniziativa parlamentare è stata accolta dagli analisti con giudizi contrastanti. Secondo Mark Calabria, del think-tank Cato Institute, essa pone limiti all’uso delle carte di credito e conseguentemente avrà effetti negativi sui consumi e quindi sull’economia in generale. Non così la pensa Kathleen Kiest, del Center for Responsible Lending, secondo cui norme più chiare e un credito meno costoso aiuteranno l’economia.
