Con una decisione che è stata definita ”brillante” dal punto di vista commerciale e ”encomiabile” da quello umanitario, il colosso farmaceutico Usa Pfizer Inc. ha annunciato che fornirà’ gratuitamente per un anno il 70 per cento dei suoi farmaci più venduti – incluso il Viagra – agli americani che hanno perso il lavoro dal primo gennaio scorso, a quanto riferisce il Los Angeles Times. Negli Stati Uniti la disoccupazione ha quasi raggiunto il 9 per cento.
I 70 farmaci del programma includono, oltre al Viagra, il Lipitor (contro il colesterolo), antibiotici, medicinali per malattie cardiache, antidepressivi, anticoncezionali e prodotti per aiutare i fumatori a eliminare il vizio.
A trarre beneficio dal programma non saranno solo i disoccupati ma anche la stessa Pfizer. Primo perchè le donazioni saranno deducibili dalle tasse, poi’ perchè esse sono una eccellente forma di pubblicità a basso costo e infine perchè contribuiranno a rafforzare il legame della casa farmaceutica con i consumatori.
Quindi, ancorchè ispirata a criteri umanitari, la decisione della Pfizer non è tutta dettata da buon cuore. ”Gli affari sono affari”, ha osservato l’analista della WBB Securities Steve Brozak, che si chiede: ”Quali erano le alternative? Ridurre la produzione? No. La decisione della Pfizer verrà ricordata nei testi della Harvard Business School come uno straordinario esempio di cosa fare con un prodotto quando non si può vendere. Regalarlo”.
A causa della crisi economica sia la Pfizer che altre case farmaceutiche hanno visto calare drasticamente le loro entrate. I dieci farmaci più venduti tra i 70 previsti dal programma di donazione della Pfizef fruttano oltre 26 miliardi di dollari e rappresentano il 64 per cento delle vendite nell’anno scorso.