Seduta molto negativa per Piazza Affari, con l’indice Mibtel che ha chiuso a -2,11% (21.730 punti) e lo S&P/Mib che accusa l’identico ribasso del 2,11%, a quota 28.257. Particolarmente bersagliate anche le azioni Fiat e i titoli cementiferi. Meglio i settori ciclici, come utility ed energia, tra i più venduti nelle ultime sedute. Comparto bancario maglia nera in tutta Europa.
EUROPA – Seduta pesantissima anche per le Borse continentali, sulla scia del pessimo andamento di Wall Street. L’indice Dj Stoxx 600, che fotografa l’andamento dei principali titoli, ha perso il 2,52%, equivalente di 170 miliardi di euro di capitalizzazione bruciati in una sola giornata. Parigi ha chiuso al -2,61%, Londra al -2,19%, Amsterdam e Madrid al 2,86%, Zurigo al -1,61%, Francoforte al -2,38%. A pesare sono i dati macroeconomici americani, che indicano una recrudescenza dell’inflazione e una conferma della stagnazione per l’economia Usa, insieme ai timori di nuove svalutazioni per il sistema bancario americano. Forti vendite per tutti i settori, escluse le utility che hanno chiuso in parità.
PETROLIO – Da registrare l’improvvisa impennata del prezzo del petrolio. Dopo aver aperto in calo, il light sweet crude guadagna il 2,9% a 116,19 dollari al barile. In rialzo anche il brent che a londra sale del 2,34%, a 114,58 dollari.