I Paesi stranieri, ha aggiunto, dovrebbero «capire e sostenere» la posizione della Cina sul Tibet, che è «completamente parte della Cina». «Il problema del Dalai Lama non è un problema di diritti umani, ma un problema attinente alla sovranità e alla integrità territoriale della Cina», ha concluso Jiang. Il Dalai Lama, che nel 1989 ha ricevuto il Premio Nobel per la pace, vive in esilio dal 1959 e chiede per il Tibet quella che chiama una «vera autonomia».
La Cina ha inoltre annunciato conseguenze nelle relazioni con l’Italia per la decisione del Comune di Roma di conferire la cittadinanza onoraria al Dalai Lama. L’anno scorso Pechino cancellò una summit franco-cinese dopo che Nicolas Sarkozy aveva incontrato il leader spirituale tibetano. La concessione della cittadinanza onoraria di Roma al Dalai Lama, ha detto Jiang Yu, «ferisce profondamente la sensibilità del popolo cinese. Manifestiamo il nostro forte malcontento e la nostra contrarietà. Speriamo che l’Italia presti attenzione alle profonde preoccupazioni della Cina e adotti immediate ed efficaci misure per correggere l’impatto negativo e mantenere il salutare e stabile sviluppo delle relazioni bilaterali». La questione tibetana, ha aggiunto Jiang, «è meramente di politica interna».