A Roma tre feriti dopo gli scontri tra i manifestanti dell’Uds e i giovani di destra del Blocco Studentesco. Dieci di questi ultimi sono stati fermati dalla polizia. Tra loro molti contusi e uno perde sangue dalla testa. In piazza Navona i due gruppi si sono fronteggiati con lancio di fumogeni e di tavolini e sedie dei ristoranti e locali circostanti. La polizia ha creato un cordone per dividere i manifestanti. Si sono aggiunti anche gli studenti della Sapienza e alcuni esponenti dei centri sociali. «A seguito della carica da parte del gruppo di estrema destra – spiegano esponenti dell’Uds – due studenti a piazza Navona riportano gravi traumi alla testa e un ragazzo riporta un orecchio lacerato. È scandaloso il comportamento delle forze dell’ordine che non intervengono per ripristinare una situazione pacifica». «Erano una ventina di infiltrati – ha aggiunto Roberto Iovino, coordinatore nazionale dell’Uds -, era un’azione premeditata. Siamo scandalizzati dalle forze dell’ordine che stanno a guardare. Ora ci stiamo organizzando noi con un cordone, per impedire altri incidenti. Comunque da qua non ci muoviamo». «Ero a terra mi hanno colpito con bottiglie, cinte e caschi – ha detto uno dei due feriti -. Ci hanno caricato con violenza, alcuni avevano anche dei moschettoni che hanno utilizzato come arma contundente». E l’altro ferito: «Mi sono saltati addosso, colpivano con violenza, molti utilizzando il casco». «Noi stavamo davanti- aggiunge una studentessa -, ma loro con forza volevamo guadagnare la prima fila». A piazza delle Cinque Lune è arrivato il personale del 118 per prestare soccorso ai feriti.
LA DESTRA: «NOI CARICATI» – Completamente diversa la versione del gruppo di destra: «Mentre si svolgeva il corteo di protesta degli studenti sotto al Senato, i ragazzi del Blocco Studentesco sono stati caricati dagli antifascisti che volevano escluderli dalla manifestazione. Alle cariche sono seguite le proteste di tutto il corteo per questo tentativo di esclusione di una parte di studenti dalla protesta anti-Gelmini. Gli studenti in piazza hanno cominciato ad intonare il coro "né rossi né neri solo liberi pensieri" per condannare l’episodio di violenza contro i ragazzi del Blocco Studentesco. Rifiutiamo questo tentativo di spaccare il fronte unito degli studenti da parte di alcuni idioti antifascisti». In una nota Lotta Studentesca, movimento giovanile di Forza Nuova, ha fatto sapere che «le proteste iniziano solo adesso. Noi ripudiamo questa legge e condanniamo il ministro Gelmini e l’esecutivo che ha sostenuto questa riforma».
SENATO, FISCHI A COSSIGA – Nella capitale continuano inoltre le lezioni all’aperto davanti a Montecitorio. Gli studenti sono stati poi raggiunti dai 133 parlamentari del Pd e dell’Idv. Fischi per Cossiga, quando il senatore a vita ha lasciato in automobile il Senato dove ha votato a favore della riforma sulla scuola. Tra gli studenti e il portone c’è una doppia transenna e quattro file di poliziotti. Ci sono stati degli scontri e due dirigenti di polizia sono rimasti feriti. Entrambi sono stati portati nell’infermeria del Senato: hanno riportato escoriazioni e contusioni, ma nessuna frattura.
MILANO, DUE FERITI – A Milano due ragazzi che partecipavano al corteo non autorizzato che da largo Cairoli si è mosso verso il centro, hanno denunciato di essere stati «caricati a colpi di manganelli dagli agenti della polizia» all’angolo di piazza Meda e via San Paolo. Dopo la notizia dell’approvazione al Senato della riforma scolastica sono nati spontaneamente diversi cortei non autorizzati. In San Babila al corteo principale si sono uniti quello degli studenti della facoltà di Scienze Politiche e quello proveniente dal liceo Manzoni. In piazza Meda le forze dell’ordine hanno impedito ai manifestanti di attraversare via San Paolo per arrivare in corso Vittorio Emanuele II: questi hanno protestato rumorosamente lanciando uova contro gli agenti. La manifestazione, unita alla pioggia, ha mandato in tilt il traffico. Nell’aula magna della Statale Dario Fo ha tenuto una lezione davanti a migliaia di studenti attaccando «la spocchia con cui questo governo, e per primo Silvio Berlusconi, guarda a questo movimento come qualcosa di passaggio».
QUATTRO CORTEI A NAPOLI – Mobilitazione anche a Napoli con quattro cortei di studenti in centro. In migliaia, provenienti da diverse scuole medie e superiori della città e della provincia, hanno sfilato in piazza Municipio. Altri cortei sono stati organizzati in via Mezzocannone da ricercatori e dottorandi, dagli studenti dei licei del Convitto Vittorio Emanuele II diretti da piazza Dante a piazza Plebiscito, e dagli alunni del Villari che dalla zona di via Foria hanno raggiunto la sede dell’università Federico II. All’Orientale è in programma un’assemblea. Pesanti i riflessi sul traffico, bloccato in più punti. A complicare la situazione altre manifestazioni, organizzate dai disoccupati delle siglo Mdo e Sll e dagli operatori socio sanitari.
"Abbiamo deciso che promuoveremo un referendum abrogativo" del decreto Gelmini sulla scuola, ha frattanto annunciato Walter Veltroni nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio.
