DIPIETRO INDAGATO PER VILIPENDIO AL CAPO DELLO STATO

 Il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, è stato iscritto nel registro degli indagati per offesa all'onore o al prestigio del presidente della Repubblica. L'iscrizione, come atto dovuto, è conseguente alla denuncia che contro il parlamentare è stata presentata il 31 gennaio scorso dall'Unione delle Camere penali italiane (Ucpi). A firmare l'esposto il presidente del sodalizio professor Oreste Dominioni e il vicepresidente Renato Borzone.

LA DENUNCIA – La denuncia si riferisce a quanto detto da Di Pietro il 28 gennaio scorso nel corso di un intervento in occasione di una manifestazione in piazza Farnese. L'ex pm se l'era presa con i presunti «silenzi» di Giorgio Napolitano, ad esempio nella vicenda del lodo Alfano, e li aveva accostati a quello che definiva «comportamento mafioso». Secondo l'Ucpi «la vistositá della portata offensiva e delegittimante l'altissima funzione istituzionale esercitata dalla suprema carica dello Stato, di tali affermazioni ha determinato unanimi comportamenti di ferma indignazione. Tra questi l'opinione di un ex presidente della Repubblica (Oscar Luigi Scalfaro, ndr) che vi ha riscontrato un palese carattere di reato».

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